Maddalena Calia (2010)

dalla Nuova Sardegna del 4 dicembre 2010

«Ecco perché ora scelgo Fini»

L’errore di Berlusconi? «Ha scelto gente in malafede». Cappellacci? «Inesperto»

di Filippo Peretti
CAGLIARI. Sarà Adolfo Urso, il coordinatore nazionale, a ufficializzare lunedì a Cagliari il passaggio di Maddalena Calia dal Pdl a Fli. In questa intervista la Calia spiega le ragioni della scelta, ringrazia i consiglieri regionali Ignazio Artizzu e Matteo Sanna e dice: «Fini mi ha accolto bene. farò parte della costituente del partito».



Maddalena Calia, perché dal Pdl a Fli?
«Troppe cose mi avevano ferito».

Che cosa?
«Il Pdl si discostava sempre più dai valori in cui credo: legalità, democrazia, rispetto delle istituzioni».

Quand’è entrata in crisi?
«L’anno scorso, dopo le elezioni europee».

Forse perché non eletta?
«No, al di là di questo. Ero soddisfatta del voto: 115 mila preferenze».

Berlusconi è rimasto deluso per aver preso meno voti di lei?
«Non l’ho sentito, ma mi hanno fatto capire che la cosa non era vista bene».

Sperava nell’elezione?
«C’è stato il disimpegno degli esponenti regionali, preferivano far votare i siciliani».

E’ sicura?
«Molti elettori mi facevano vedere gli sms che ricevevano».

Anche Mariano Delogu?
«Lui mi è stato vicino».

Cosa rimprovera a Berlusconi?
«A lui niente. Anzi, mi aveva scelto come capolista».

Berlusconi non ha commesso errori?
«Il più grave è quello di essersi circondato di persone in malafede e incapaci».

Nel governo o nel partito?
«Io contesto la gestione del partito».

Non l’hanno ferita gli scandali sullo stile di vita di Berlusconi?
«Certe notizie mi hanno lasciato perplessa. Un uomo della sua caratura... Vorrei capire se sono vere, se lo fossero mi ferirebbero sì».

Ha conosciuto Fini. L’impressione?
«Ottima. Ci ha ricevuti subito, conosce i problemi dell’isola, ha voglia di impegnarsi. Fli sarà un successo».

Come è successo a Fini e in Sardegna ad Artizzu e Sanna, ora anche lei sarà accusata di tradimento.
«Non è tradimento, è coraggio».

 Coraggio?
«Sì, ce ne vuole a lasciare un grande partito. Ma era necessario per continuare a fare politica».

Nel Pdl non era più possibile?
«I sardi, a iniziare dai dirigenti politici, dovrebbero difendere meglio la loro terra».

Cosa vuole dire?
«Ho visto che il Pdl da Roma favoriva gente che voleva saccheggiare l’isola, che voleva arricchirsi. Gente tornata in auge per circolare negli uffici regionali».

Lei evidentemente si riferisce alla vicenda P3 di Flavio Carboni. Cosa sa?
«Io so che ho fatto il sindaco in un Comune dove sono arrivati 20 milioni di euro e che, come negli altri Comuni, nessuno ha avuto niente da dire. Da altre parti ci si arricchisce, qui c’è dedizione».

Cosa pensa di Cappellacci?
«Troppo inesperto. Un politico non si sarebbe ficcato in situazioni tanto delicate».

Non c’è del risentimento nel suo giudizio? Sperava di entrare in giunta?
«No. Mi ero messa a disposizione, ma poi ho ringraziato il cielo... Tra l’altro, non faccio politica per vivere».

Il 14 ci sarà la crisi?
«So che Fli voterà la sfiducia».

E poi?
«Ci sono più ipotesi, Berlusconi è imprevedibie».

Lei farebbe un governo con la sinistra?
«Sono rispettosa della volontà popolare».

Contraria?
«Sarei d’accordo solo in caso di emergenza, per dare una scossa».

Sarebbe un ribaltone?
«No. Fini vuole fare più grande il centrodestra».

E il terzo polo?
«Si vedrà».

Non sembra convinta.
«E’ una cosa da valutare. Ma io penso che debba decidere il popolo».

Chi le dispiace lasciare nel Pdl?
«Bruno Murgia, una persona seria».

E Pietro Pittalis?
«Intelligente, ma ultimamente ci sentiamo poco».

Il politico che stima di più?
«Beppe Pisanu. Mi piacerebbe che venisse con noi».

Pensa che succederà?
«Alla fine penso di sì».

Pisanu sarà premier?
«Se serve un mediatore è l’uomo giusto: è stimato da destra a sinistra».

Ora l’ha consultato?
«No».

— Si dice che lei si candiderà al Senato. E’ vero?
«Sì. Artizzu e Sanna ne hanno parlato a Fini. E lui è d’accordo».